martedì 23 luglio 2013

TRINITAPOLI: Unità del centrosinistra dopo il fallimento di Di Feo. Questa la ricetta del PD

“Il bilancio dell’amministrazione Di Feo, a metà del percorso, è fallimentare. Occorrerebbe un centrosinistra unito per far rinascere davvero Trinitapoli”.
È in sintesi il giudizio del Partito Democratico, espresso dai consiglieri Giuseppe Brandi e Donato Piccinino che, nel corso di un pubblico comizio, si sono soffermati sulla situazione amministrativa e finanziaria del Comune, con particolare riguardo all’aumento delle tasse, al Piano di rientro dalla situazione debitoria, chiesto dalla Corte dei conti, e al mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali da 50 giorni.

“Tutto questo era evitabile - afferma Brandi -, sarebbe bastato che la maggioranza, invece di arroccarsi nel fortino della presunzione dell’auto sufficienza e della confusione avesse accettato il confronto. Il Pd - ha aggiunto - alieno da ogni possibile forma consociativa e nell’interesse dell’intera città, ha messo a disposizione la professionalità di tecnici autorevoli che hanno elaborato un solido piano di rientro che non prevedeva affatto l’aumento dell’Imu, peraltro aleatorio rispetto alla finalità, e il cui peso andrà a pesare sulle fasce più deboli dei cittadini”.
“Viceversa - fa notare Brandi - nemmeno un rigo è stato scritto sul contenimento della spesa, sollecitato dalla Corte dei conti, da parte dell’assessore al bilancio Nicoletta Ortix alla quale ricorda che la seduta consiliare del 2 luglio, disertata dalla maggioranza, presentava un piano di rientro con il parere sfavorevole del revisore dei conti e che all’odg del consiglio del 4 luglio ne fu presentato un altro, in piena zona Cesarini, a testimonianza del pressapochismo imperante”.
Dopo aver elencato la lunga lista di tagli proposti, Brandi definisce il sindaco Di Feo“sfortunato”, rispetto ai predecessori, a causa di un decreto legge (n. 174) dell’ottobre 2012 con cui si stabilisce che le sezioni regionali della Corte dei Conti effettuano il controllo dei bilanci preventivi e dei rendiconti degli enti locali.

“Si sono rivelate bolle di sapone - afferma Donato Piccinino - le parole e i buoni propositi dalla maggioranza che ha sempre rifiutato, con costante miopia amministrativa, suggerimenti e proposte dal Pd, privilegiando, invece sterili polemiche per nascondere la realtà dei fatti”. “A cominciare - prosegue Piccinino - da un’altra stangata in arrivo sulla Tares, che si aggiungerà agli aumenti della Tarsu dell’anno scorso, con il deludente risultato che la percentuale di raccolta differenziata è scesa di oltre 10 punti; per non dire dell’apertura del Museo civico, continuamente e inutilmente sbandierata da due anni”.
Dopo aver sottolineato che vanno mantenuti i servizi, a cominciare dalla refezione scolastica, Piccinino ha chiesto maggior tutela nei confronti di persone colpite da disagio diffuso. “Nel prossimo bilancio - ha specificato il consigliere Pd - metteremo qualche paletto di sinistra”. Infine, ha fatto un appello ai dirigenti dei partiti di centrosinistra al fine di trovare le ragioni dell’unità e far “rinascere” la città.

Fonte: www.corriereofanto.it 

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