Gli
accadimenti politici e le vicende amministrative dei gironi scorsi ci impongono
di fare una seria riflessione sul futuro della nostra comunità.
Era
atteso per domenica scorsa l’incontro del Sindaco con la cittadinanza.
Tale
incontro si è rivelato subito una presa in giro nei confronti dei
trinitapolesi.
Un
buon primo cittadino aveva il dovere di scendere in piazza per raccontare la
verità ai suoi concittadini ed invece abbiamo assistito ad una vera e propria
sceneggiata con il solito copione fatto di piagnistei e dell’inutile quanto
stancante esercizio di tentare di scaricare le proprie responsabilità sulle
amministrazioni passate (salvo poi sfuggire al confronto pubblico con gli
amministratori del passato che lui stesso ha accusato).
Insomma,
abbiamo assistito all’ennesimo discorso pieno di bugie del Sindaco Di Feo.
Sono
state citate opere pubbliche in corso di realizzazione (camelot, unra casas…)
ma non è stato detto che quelle opere saranno realizzate grazie a finanziamenti
ricevuti dalle passate amministrazioni che, al contrario della Giunta Di Feo,
si sono adoperate per reperire risorse per il nostro paese.
Mentre
l’amministrazione di centrodestra guidata da Di Feo ha vivacchiato per 24
lunghi mesi di soli annunci propagandistici sui mass media ed autoesaltazione
di se stessa senza produrre nulla di concreto per la città.
L’unico
pregio di che fino ad ora ha avuto questa amministrazione comunale è quello di
aver aumentato le tasse ai cittadini trinitapolesi in un momento di grave crisi
economica e sociale.
Tanto
è vero che in appena due anni è stata aumentata l’IMU fino al massimo
consentito, aumentata la TARSU del 50% senza nessun miglioramento del servizio,
sono state aumentate le tasse perfino sui defunti e nonostante tutti questi
aumenti, grazie ad una gestione allegra e poco oculata delle casse comunali, si
è arrivati al punto (mai toccato nella storia di Trinitapoli) di non poter
pagare più nemmeno i dipendenti comunali che, ormai da 15 giorni, sono in
attesa di riscuotere lo stipendio.
Difronte
a questo disastro il Sindaco, continuando a mentire, dichiara che la situazione
è sotto controllo e che Trinitapoli si salverà grazie a lui e ai suoi
discepoli.
Ma
come intende salvarla? E con quali strumenti? Nell’incontro con i cittadini non
è ha parlato. Forse perché si vergognava a dire che saranno aumentate le tasse?
Infatti,
secondo quanto previsto nel piano di rientro, presentato nei giorni scorsi alla
Corte dei Conti, la soluzione alla crisi finanziaria del comune è
l’inasprimento della pressione fiscale fino al massimo consentito (aumento di
tutte le imposte comunali IMU in testa) e la svendita del patrimonio comunale.
Esattamente
le azioni che attuerebbe un qualsiasi commissario liquidatore.
Stando
così le cose, appare evidente che non c’è più bisogno di mantenere in carica un
Sindaco e la sua Giunta considerato che, con le proprie decisioni e con la
mancanza totale di una linea di indirizzo politica, si è di fatto già
dichiarato il dissesto dell’ente.
Sarebbe
perciò opportuno, dopo aver fatto fallire il comune, dichiarare il proprio
fallimento politico e lasciare finalmente la parola al popolo sovrano.
Sinistra Ecologia e Libertà- Trinitapoli
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