giovedì 18 luglio 2013

TRINITAPOLI: Duro affondo dell'ex Sindaco Barisciano alla Rinascita Trinitapolese

Si doveva svolge domenica scorsa l'attesissimo faccia a faccia tra il Sindaco Francesco Di Feo e l'ex Sindaco Lillino Barisciano ma alla fine il Primo Cittadino ha deciso di non confrontarsi e ha quindi lasciato la piazza libera a Barisciano che, davanti ad una platea foltissima ha tenuto un comizio per la città.
Non un comizio pro o contro qualcuno ma un discorso per ristabilire la verità sui fatti passati e tracciare una rotta per il futuro.
Il Sindaco Francesco Di Feo in questi 2 anni ha ottenuto di sicuro una cosa, trasformare la disputa politica in una disputa personale. 
Non ci si combatte a suon di idee o ideali, di proposte politiche o di aspirazioni, no, si combatte sempre e soltanto pro o contro la persona di turno.
Ieri era Sannicandro, con il suo dominio immaginario degli ultimi 30 anni denominato "Sannicandrismo". Basta leggere i risultati elettorali per verificare che sono 30 anni che l’On. Sannicandro non comanda la città.
Oppure Barisciano che non sale le scale del comune da 8 anni.
Poi arrivarono la Tarantino,Lamacchia e Storelli, altro spauracchio da sventolare. Questi tre “terribili” consiglieri votando sempre contro i 12 consiglieri di maggioranza, riuscivano a danneggiare enormemente il comune. Per scoprire che nonostante avessero ragione sulle condizione disastrosa dei conti, ne erano i responsabili a prescindere.
Poi fu la volta dei Giornali, dei segretari di partito, degli iscritti ai partiti e infine anche di semplici cittadini che si permettevano il lusso di avere un opinione diversa da quella del Sindaco e dei suoi discepoli. 
Ma tutte queste congetture crollano quando si parla di politica, non solo del passato e del presente ma del futuro. E' quello che ha fatto domenica in piazza Barisciano con parole semplici che puntano ad un futuro migliore per la città e invitano i cittadini a reagire in questo momento di grave crisi.  
Nonostante l'assenza del Sindaco, Barisciano a risposto puntualmente a tutte quelle accuse lanciate dal centro destra casalino:

I miei debiti ? “Solo menzogne mischiate a bugie, i miei sono mutui contratti per realizzare opere.”

Ati Sale ? “Nel 2001 ho avviato le procedure per accertare il reale valore dei terreni. L’Ati sale ha sempre pagato , pagava meno di quanto avrebbe dovuto ed infatti nel 2001 ci attivammo per arrivare a sentenza oggi 2013. Il merito di aver speso 800 000 € prima di incassarli, questo si, è vero, lo ammetto non è merito mio. Io non avrei mai messo in bilancio una somma che non ero certo di incassare. Figuriamoci poi spenderla.”

Sviluppo ? “Troviamo il coraggio di combattere una situazione anacronistica, cerchiamo di poter utilizzare i fanghi per le terme e soprattutto sviluppare un turismo vocazionale legato alle saline. 4000 ettari delle saline sono del nostro comune, attiviamoci ! Dialoghiamo con Ati Sale, facciamo valere il nostro credito sull'ICI.
Basta chiacchiere e piagnistei ! I soldi, un sindaco capace, li va a cercare dove stanno. Non li va a prendere dal bilancio d’esercizio. E non incolpa gli amministratori del passato per la sua incapacità amministrativa.”

Tasse ? “ Basta ad aumentare solo le tasse, si trovino soluzioni alternative. Altrimenti meglio un commissario prefettizio. Risparmieremmo di pagare staff , sindaco e giunta. La mia addizionale Irpef non deve servire a pagare lo staff, è legittimo che un sindaco si crei uno staff per lavorare, ma deve servire per trovare fondi europei. Non mi pare che lo staff del sindaco abbia portato qualche risultato tangibile in tal senso.”

Gestione dell’ordinario ? “ Il comune va vissuto 24 ore al giorno, bisogna lavorare, lavorare e lavorare. Non si stà seduti a dare ordini, bisogna controllare di persona, seguire gli eventi e cercare soluzioni. Essere sindaco non è andare dietro le processioni o tagliare nastri di opere fatte e realizzate da altri. Essere sindaci vuol dire essere umili ed ascoltare “tutti” i cittadini.”

Futuro ? “ Caro sindaco dimettiti per evitare il serio rischio di procurare danni a questa città, lascia il compito di risanare i conti ad un commissario e dai voce ai cittadini.”

Un duro colpo per la Rinascita Trinitapolese che rischia, dopo appena 2 anni, di essere seppellita per sempre.

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