Confusione gran confusione.
E' quella che regna in casa del Partito
Democratico sulla questione delle primarie.
Non bastava il proliferare di candidati
interni (sembra che si sia arrivati a quota 6) con il rischio di
trasformare le primarie in una resa dei conti contro il segretario
del partito.
Non bastavano le esternazioni tendenti
a destra di Renzi che attualmente è lo sfidante principale di
Bersani.
A gettare benzina sul fuoco ci hanno
pensato 27 parlamentari del Pd appartenenti all'area dei popolari
che, capitanati da Beppe Fioroni, hanno inviato una lettera a Bersani
affinchè impedisca la partecipazione alle primarie a Nichi Vendola e
in generale a chiunque non abbia un programma “compatibile e
integrabile” con i canoni della parte conservatrice del Pd.
Non è la prima volta che una parte di
chirichetti del Pd contesta apertamente la linea del segretario del
partito.
Ma in questo clima di totale
confusione, sui ruoli, sulla colaizione, sulle date ed in generale
sul futuro sarebbe interessante capire da Fioroni e dai magnifici 26
come è possibile parlare di primarie di coalizione se nei fatti ad
oggi non esiste ancora una coalizione? E mettiamo anche che in
futuro, si spera molto prossimo, ci sarà una coalizione a chi spetta
decidere le regole delle primarie? Ad una minoranza di parlamentari
democratici provenienti dalle sagrestie? O all'intera coalizione? E
quando ci sarà una coalizione è normale, come ha giustamente
spiegato Bersani, che ci possono essere dei dissensi che saranno
discussi e risolti di volta in volta. Altrimenti non si tratterebbe
di coalizione tra diversi, ma di un partito unico che somiglia tanto
all'esperienza fallimentare già fatta da Veltroni. I chierichetti
vogliono ripetere l'esperienza di Veltroni? Vogliono tagliare fuori
la sinistra ed in generale i pensieri diversi?
Non gli sono bastati i danni che,
grazie a quella impostazione politica, l'Italia ha dovuto subire ed
ancora oggi sta subendo?
Prima Berlusconi che ha affossato il
Paese e poi Monti ed il Governo dei tecnici che ha continuato il
massacro degli italiani in nome di un risanamento al quale, ancora
oggi, manca il passo successivo della crescita.
Con una coalizione di centrosinistra
tutte queste sciagure si sarebbero potute evitare.
Ma evidentemente ai 27 chirichetti
interessa solo apparire casti e puri.
Ma allora perchè non si fanno un
movimento dei chierichetti italiani? Ne sarebbe contenta la Chiesa
Cattolica ma sono certo che ne gioverebbe anche la nostra Nazione.
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