sabato 22 settembre 2012

I chierichetti e le primarie


Confusione gran confusione.
E' quella che regna in casa del Partito Democratico sulla questione delle primarie.
Non bastava il proliferare di candidati interni (sembra che si sia arrivati a quota 6) con il rischio di trasformare le primarie in una resa dei conti contro il segretario del partito.
Non bastavano le esternazioni tendenti a destra di Renzi che attualmente è lo sfidante principale di Bersani.
A gettare benzina sul fuoco ci hanno pensato 27 parlamentari del Pd appartenenti all'area dei popolari che, capitanati da Beppe Fioroni, hanno inviato una lettera a Bersani affinchè impedisca la partecipazione alle primarie a Nichi Vendola e in generale a chiunque non abbia un programma “compatibile e integrabile” con i canoni della parte conservatrice del Pd.
Non è la prima volta che una parte di chirichetti del Pd contesta apertamente la linea del segretario del partito.
Ma in questo clima di totale confusione, sui ruoli, sulla colaizione, sulle date ed in generale sul futuro sarebbe interessante capire da Fioroni e dai magnifici 26 come è possibile parlare di primarie di coalizione se nei fatti ad oggi non esiste ancora una coalizione? E mettiamo anche che in futuro, si spera molto prossimo, ci sarà una coalizione a chi spetta decidere le regole delle primarie? Ad una minoranza di parlamentari democratici provenienti dalle sagrestie? O all'intera coalizione? E quando ci sarà una coalizione è normale, come ha giustamente spiegato Bersani, che ci possono essere dei dissensi che saranno discussi e risolti di volta in volta. Altrimenti non si tratterebbe di coalizione tra diversi, ma di un partito unico che somiglia tanto all'esperienza fallimentare già fatta da Veltroni. I chierichetti vogliono ripetere l'esperienza di Veltroni? Vogliono tagliare fuori la sinistra ed in generale i pensieri diversi?
Non gli sono bastati i danni che, grazie a quella impostazione politica, l'Italia ha dovuto subire ed ancora oggi sta subendo?
Prima Berlusconi che ha affossato il Paese e poi Monti ed il Governo dei tecnici che ha continuato il massacro degli italiani in nome di un risanamento al quale, ancora oggi, manca il passo successivo della crescita.
Con una coalizione di centrosinistra tutte queste sciagure si sarebbero potute evitare.
Ma evidentemente ai 27 chirichetti interessa solo apparire casti e puri.
Ma allora perchè non si fanno un movimento dei chierichetti italiani? Ne sarebbe contenta la Chiesa Cattolica ma sono certo che ne gioverebbe anche la nostra Nazione.

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